Attraverso il check up cardiovascolare siamo in grado di valutare e prevenire l’insorgenza dei fattori di rischio aggredibili, grazie a questi approfondimenti clinici possiamo comprendere la struttura del cuore, la sua aritmia e la funzionalità contrattile del cuore e, quindi, individuare le possibilità di sviluppare patologie in un futuro.
Ogni anno il mondo scientifico ci evidenzia che il 28% dei decessi in Italia è legato ad una patologia cardiovascolare, l’infarto si colloca al secondo posto in fatto di mortalità ed il 13% di morti totali è legato agli ictus cerebrali. Questi dati dimostrano che le patologie dell’apparato cardiovascolare, se non trattate in tempo, portano a morte sicura!
Innumerevoli studi ci hanno dimostrato che le patologie cardiache possono manifestarsi già verso i 35 anni e che nell’arco di 10 anni si possano manifestare eventi cardiologici.
Il check up cardiovascolare è fondamentale soprattutto perché, nel campo della nutrizione, oggi ci troviamo di fronte a disfunzioni metaboliche molto gravi che colpiscono fasce di età molto giovani, la c.d. sindrome metabolica. Proprio l’aumento del peso ed il conseguente aumento del colesterolo, dei trigliceridi, della glicemia e un insulino-resistenza sono alla base dello sviluppo delle malattie cardiovascolari. Queste patologie, legate ad una cattiva alimentazione ed a uno stile di vita sbagliato, sono le prime cause al mondo di mortalità. La valutazione ed individuazione dell’alterazione di questi parametri sono il primo segnale che deve allarmare e stimolare le persone ad approfondire il proprio stato di salute, attraverso specifici esami e visite nutrizionali. Tale indagine diventa poi fondamentale nel caso in cui si riscontri una ereditarietà famigliare.
La prevenzione è l’unica arma utilizzabile per salvaguardare la nostra salute e un’alterazione metabolica è il campanello d’allarme, perché il nostro corpo ci sta inviando segnali che non possono essere trascurati!
In linea generale, gli uomini dovrebbero sottoporsi ad un check up cardiovascolare e ad una visita nutrizionale superati i 40 anni mentre le donne al raggiungimento della menopausa. Ma per una efficace prevenzione, nel caso in cui durante l’anamnesi di un paziente uomo che non abbia superato i limiti di età o paziente donna ancora fertile, si riscontri una storia cardiologia in ambito familiare come ad esempio una morte improvvisa, casi di aritmia ricorrente o patologie di scompensi cardiaci, diventa fondamentale indagare su tutti i potenziali rischi che possono insorgere. Le persone che per anni hanno mangiato male e che hanno trascurato il proprio stile di vita sono i soggetti più a rischio. Un banale aumento di peso, un’alternanza di perdita di peso e successivo aumento effetto yo yo, la conduzione di una vita sedentaria sono tutti fattori in grado di mettere a rischio la salute del nostro apparato cardiovascolare.
Solo attraverso la diagnosi precoce si possono ottenere i risultati migliori!
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