Settembre un mese fatto di contrasti, simbolo dell’estate che sta per concludersi e dell’autunno che sta per avvicinarsi. È, insomma, il periodo in cui le vacanze finiscono e si torna al lavoro e alle attività quotidiane, l’addio al tempo del relax, forse, ma al tempo stesso l’inizio di una nuova stagione. Le giornate si accorciano, la temperatura dell’aria si rinfresca, si approssima la stagione autunnale, la natura si prepara al suo lungo sonno, Settembre è il mese dei colori, dei profumi, degli ultimi frutti estivi. Mi piace vedere Settembre come un mese di rinascita in cui si programma il periodo che passeremo in città assorti nelle attività quotidiane, lavoro, studio, traffico, attività fisica, ecc… In Medicina Estetica questo è il momento di riprendere i trattamenti che si occupano del benessere del nostro fisico e del nostro viso, per chi invece si approccia a questa disciplina per la prima volta per prima cosa dovrà sottoporsi alla visita in cui verranno misurati vari parametri cutanei, tra cui idratazione e produzione di sebo, che andranno a formare il film idrolipidico che protegge la superficie dell’epidermide. Se il film idrolipidico è in equilibrio la nostra pelle sarà protetta, se invece i valori misurati non rientrano nei parametri fisiologici allora potremmo “sentire” la nostra pelle attraverso delle sensazioni di fastidio, prurito, disidratazione, pelle che tira o pizzica. Attraverso questo esame il medico estetico prescrive la corretta cosmesi per viso e corpo e può consigliare, in sinergia con l’estetista, i trattamenti da eseguire in cabina per reidratare e stimolare la pelle.
Per la medicina estetica la cosmesi è la base da cui partire per raggiungere i risultati prefissi. Una volta prescritta la cosmesi che supporterà i successivi trattamenti si passa alla fase operativa vera e propria per cui la parola d’ordine è BIOSTIMOLAZIONE, cioè l’uso di metodiche, tecniche e sostanze per riattivare le cellule che formano la pelle e permettere loro di funzionare al meglio restituendo tono, luminosità, turgore alla pelle che durante l’estate magari non ha avuto le attenzioni dovute. Solitamente si inizia con dei peeling, applicazione di sostanze ad azione esfoliante, che hanno lo scopo di rinnovare gli strati epidermici esfoliandoli delicatamente stimolandone così la rigenerazione e la compattezza, ma non solo, ormai molti peeling hanno una combinazione di principi attivi che favorisce, nel tempo, l’uniformità del colorito cutaneo e sono molto efficaci nel trattare le lievi discromie e gli ispessimenti cutanei. In base alla valutazione del medico a questa prima fase può seguire o può essere effettuata in contemporanea, alternando i trattamenti, la biostimolazione dello strato dermico della pelle, dove risiedono i fibroblasti che producono collagene, elastina e acido ialuronico, sostanze fondamentali per il sostegno all’epidermide ed il turgore del viso. Lo scopo della biostimolazione cutanea è quello di rallentare l’invecchiamento cutaneo, di assicurare alla pelle una buona luminosità, una buona elasticità, un normale turgore.
Si esegue attraverso diverse procedure e metodiche a discrezione del medico che utilizzerà la più adatta alla condizione del paziente. Vediamo nel dettaglio le più efficaci: BIOSTIMOLAZIONE INIETTIVA Terapia iniettiva distrettuale a base di acido ialuronico, aminoacidi, vitamine, polinucleotidi (sul viso, sul decolletè, sul dorso delle mani) atta a stimolare l’attività anabolica dei fibroblasti (biosintesi di elastina, collagene, acido jaluronico), a favorire l’attività mitotica dei fibroblasti e delle cellule dello strato basale dell’epidermide, a frenare il catabolismo dell’acido jaluronico (inibendo le jaluronidasi), del collagene (inibendo le collagenasi), dell’elastina (inibendo le elastasi), a favorire un effetto antiossidante (scavenger dei radicali liberi dell’ossigeno) PRP I derivati piastrinici sono anch’esse sostanze biostimolanti della cute, estratte dal paziente stesso. In questo caso dal sangue del paziente vengono estratte, mediante un sistema di centrifugazione, piastrine e plasma. Il razionale d’uso risiede nel fatto che le piastrine sono in grado di rilasciare numerose sostanze che promuovono la riparazione tissutale e modulano le risposte di altre cellule della cute grazie alla capacità di liberare fattori di crescita, tra i quali il PDGF, il TGF β, il VEGF, l’IGF-1, l’FGF, e l’EGF, citochine e chemochine. della paziente. Purtroppo però a causa delle leggi differenti nelle diverse regioni italiane e le varie interpretazioni sulla manipolazione degli emocomponenti, non ci sono delle linee guida univoche in tal senso.
CARBOSSITERAPIA Metodica in cui si inietta anidride carbonica, un gas, a livello dermoipodermico per migliorare la perfusione e la distribuzione del sangue nei capillari, consentendo un miglior apporto di nutrienti e ossigeno, indispensabili alla vitalità dei tessuti e favorire l’azione delle sostanze biostimolanti. Quindi una terapia che a mio parere andrebbe utilizzata di base in sinergia con tutti i trattamenti estetici. Il numero di sedute dipende dal danno cutaneo e dall’età della paziente. Purtroppo però a causa delle leggi differenti nelle diverse regioni italiane e le varie interpretazioni sulla manipolazione degli emocomponenti, non ci sono delle linee guida univoche in tal senso. ALIMENTAZIONE Ovviamente, al ritorno dalle vacanze, l’alimentazione deve riprendere il suo normale binario, dopo gli “stravizi” vacanzieri! Mangiare bene, bilanciando i nutrienti, rappresenta la base del nostro benessere Nel nostro caso bisognerà aumentare il consumo di frutta e verdura per avere una migliore attività antiossidante e depurante, aumentare l’assunzione di acqua naturale, quando possibile calda (farla bollire per 10 minuti) almeno 3 tazze al giorno, per aiutare il nostro organismo ad idratarsi nella maniera corretta, bilanciare l’apporto di grassi, zuccheri e proteine variando la dieta in modo da favorire la funzione intestinale e i nutrienti necessari alla pelle. Chiaramente le metodiche e le sostanze finora esposte rappresentano le “armi” per stimolare e riattivare la pelle, il più vasto organo del corpo, che ci rappresenta ed ha un ruolo fondamentale nei rapporti interpersonali; il professionista formato in Medicina Estetica deve adattarle alle necessità del paziente secondo la propria esperienza.
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